Il Catalano
La lingua catalana è una lingua romanza che nasce dal ceppo gallo-romano. Somiglia molto al francese e all’italiano. È una lingua molto attiva culturalmente ed è parlata da milioni di persone (da 6 a 10, a seconda delle fonti) in Spagna (nelle Isole Baleari, in Catalogna e nella Comunità Valenciana dove è la lingua ufficiale insieme allo spagnolo), Andorra (unico stato in cui è lingua ufficiale) e in Italia (Alghero). Prende anche il nome di Valenciano o Maiorquino.
Nel medioevo il catalano era la lingua ufficiale nella corte d’Aragona, furono proprio i primi spagnoli della Corona a portarlo in Sardegna e renderlo noto. Dopo secoli di produzione letteraria (ricordiamo lo scrittore Ramon Llull), iniziò un periodo di decadenza intorno al 1700 in cui acquisì maggior prestigio il castigliano (per gli italiani, spagnolo). Nei primi anni del 1800 vi furono, però, vari tentativi di recuperare e promuovere l’uso del catalano, considerato dai più alla stregua di un dialetto. Nei primi del ‘900 Pompeu Fabra portò a termine l’unificazione della grafia (normalizzazione) pubblicando il Trattato d’ortografia catalana, che contribuì a dare un grande impulso verso l’uso del catalano in ambito letterario e giornalistico.
La dittatura di Franco, però, proibì l’utilizzo del catalano e tornò a propagandarlo come dialetto, ma nel 1978 venne riconosciuto dalla Costituzione come lingua ufficiale insieme al castigliano nelle regioni parlanti. Dal 2005 è stata dichiarata lingua ufficiale dell’Unione Europea.
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