Crowdsourcing [2]
In un interessante articolo, Luigi Muzii, intervenendo sul fenomeno del Crowdsourcing sottolinea che rispetto a questa tematica “ c’è sempre qualcuno che drizza subito il pelo, ma come la traduzione automatica non è destinata a sostituire quella umana, così il crowdsourcing non rappresenta il futuro dell’intero settore”, semmai “Il ricorso al crowdsourcing, […], va valutato come qualunque altra soluzione all’interno di un chiaro modello di impresa.” Renato Beninatto, in un suo articolo parla di Duolingo, una piattaforma in fase di beta testing studiata per “imparare una lingua e al tempo stesso tradurre i contenuti del web”. Si tratterebbe di un sistema basato sul crowdsourcing che, sfruttando il potenziale interesse degli internauti nello studiare le lingue straniere, consentirebbe di tradurre a costo zero mega progetti in pochissimo tempo affidandoli a persone che non sappiano necessariamente le lingue e che tantomeno abbiano competenze specialistiche….Secondo quanto riportato da Beninatto: The goal for Duolingo is to get 100 million people to translate the web into every major language for free. Questo approccio consentirebbe di tradurre tutto Wikipedia in spagnolo in 5 settimane con 100.000 persone o in 80 ore con un milione di persone. “Watch out Google Translate!”
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