Internazionalizzazione e localizzazione
Molto spesso si assiste ad un uso inappropriato dei termini di internazionalizzazione e localizzazione i quali talvolta vengono utilizzati in maniera indistinta. In realtà esistono delle differenze che, seppur sottili, risultano fondamentali.
Con il termine “internazionalizzazione” ci si riferisce al processo di adattamento di determinati prodotti o servizi per un loro possibile lancio in uno o più mercati (o ambienti) diversi da quelli in cui sono stati pensati e progettati. Il termini “localizzazione” è invece l’aggiunta a prodotti o servizi già “internazionalizzati” di caratteristiche particolari che ne rendano possibile l’utilizzo o la fruizione in mercati o ambienti particolari definiti “locali”. Pertanto il primo concetto identifica, a partire dalla progettazione, tutti quei processi volti alla penetrazione nei mercati internazionali di un determinato prodotto o servizio mentre il concetto di localizzazione porta con sé l’intenzione del fabbricante o dell’erogatore del servizio di intevenire in un mercato specifico. Qui si inserisce l’aspetto della traduzione in primis seguito da tutta una serie di adattamenti culturali.
Ne consegue, pertanto, la natura complementare dei due termini per cui un prodotto o un servizio può essere “internazionalizzato” ma non “localizzato”. Ciò avviene quando, pur essendo stato pensato e realizzato per soddisfare i requisiti della comunità internazionale, non è ancora stato preparato perfettamente per uno specifico mercato.
Approfondiremo in seguito alcuni processi di questi due aspetti complementari.
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