Il post editing: livelli richiesti
Abbiamo già affrontato a più riprese il discorso dell’editing di traduzioni generate da sistemi automatici e abbiamo approfondito i temi dell’editing interattivo, del pre editing e del post editing.
In merito al post editing, oltre alle linee guida già elencate, è necessario, sapere che esistono due livelli potenzialmente richiesti dai clienti: un editing “leggero” e un editing “completo”.
Nel primo caso, il più comunemente richiesto, il traduttore effettua lievi modifiche alla machine translation nell’intento di trasmettere correttamente il contenuto di origine, ignorando eventuali problemi stilistici. Di solito questo tipo di post-editing è utilizzato su brevi documenti che devono essere tradotti rapidamente. Si tratta di sostituire parole sconosciute, rimuovere quelle ridondanti, controllare eventuali distorsioni semantiche e riscrivere parzialmente o completamente alcune frasi.
Nel secondo caso, invece, ci troviamo di fronte ad un editing molto simile alla revisione monolingua.
Si pone l’accento sulla verifica terminologica, sulle regole grammaticali e sintattiche, sullo stile. Si tratta di un intervento destinato a documenti che richiedono la qualità di una traduzione umana o che comunque saranno pubblicati.
Al di là dei risvolti meramente tecnici, è importante tener presente l’esistenza di diversi livelli di post editing la cui applicabilità va modellata sulle esigenze del cliente.
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