Mourinho bacchetta il “traduttore”
Fermo restando la solita e ignorante sovrapposizione tra la professione del traduttore e quella dell’interprete, su cui sorvoliamo per non ammorbare i nostri “quattro lettori” (eh si, oggi scomodiamo anche il Manzoni), riportiamo per dovere di cronaca, e non calcistica, si intende, nonostante la segnalazione sia giunta dall’esimio collega dell’ufficio tecnico, noto esperto del gioco più bello del mondo (???), il siparietto di Mourinho sui presunti errori e/o mancanze e/o libere interpretazioni del suo interprete.
Un rapporto conflittuale, quello tra il fascinoso tecnico e il mondo degli interpreti.
Già nel 2009, quando il George Clooney del pallone allenava l’Inter, l’interprete di Mourinho aveva sbagliato la traduzione facendo arrabbiare il tecnico portoghese. Riportano le cronache: ” Mourinho, in inglese, ha detto che “fra 15 giorni probabilmente potremmo festeggiare”, ossia dopo la gara di ritorno con il Manchester United, ma il suo interpete ha invece tradotto “fra due mesi festeggerò”. Un’interpretazione che aveva dato “il la” al gesto scaramantico maschile per antonomasia…
Soprende un pò la sua rabbia, visto che anche lo stesso Mourinho, in qualità di “El traductor” in quel di Barcellona traduceva più o meno liberamente i discorsi di Bobby Robson.
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