Come ti infastidisco l’interprete…
E’ fin troppo facile trovare guide su come lavorare in modo efficace con gli interpreti. È possibile scegliere tra video, articoli e persino post di blog. Quello che non capita spesso di trovare, tuttavia, è una guida su come infastidire gli interpreti e assicurarsi che nessuno capisca nulla. Ecco una lista semiseria delle strategie fiacca-interpreti:
1. Date loro meno informazioni possibili
Del resto, perché mai un interprete dovrebbe avere bisogno di materiale informativo che gli consenta di prepararsi adeguatamente e con professionalità al servizio che devono erogare? Si tratta, dopo tutto, di dizionari viventi che non possono non sapere!
2. Fateli leggere ad alta voce
Non c’è niente di meglio, per un interprete, che leggere l’intervento che deve fare. Al bando intonazione, velocità, attenzione. Amano concentrarsi sulle parole scritte e guai ad uscire dal seminato!
3. Assicuratevi che non vedano gli oratori
Non sia mai che gli interpreti possano vedere gli oratori per cercare di intepretare anche il linguaggio paraverbale, così poco importante ai fini della corretta comprensione del parlato… E’ sufficiente una bella presentazione in power point.
4. Raccontate storie incoerenti
Eh già, fate in modo di infarcire i vostri interventi con storie, aneddoti e via discorrendo. In questo modo il pubblico si dimentica il motivo reale dell’incontro e l’interprete si dovrà barcamenare per non perdere le fila del discorso. Geniale!
5. Noleggiate delle attrezzature terribili
Qui la questione si fa più complessa. Se vi dovesse capitare, però, di trovare cabine non insonorizzate, cuffie con i bordi appuntiti e con una scarsa qualità del suono insieme a scrivanie instabili, allora state certi che gli interpreti saranno messi ko! Se poi aggiungete la mancanza d’aria condizionata, la resa sarà senza se e senza ma!
6. Incolpateli del pessimo servizio
Ora, se si combinano ad arte tutte le strategie di cui sopra, la probabilità che la qualità del servizio viri in picchiata è altissima. E gli interpreti inizieranno a manifestare disagio. Infierite! E’ tutta colpa loro. Minacciateli! Questo è l’ultimo lavoro per cui li chiamerete. Funziona sempre.
7. Chiamateli “traduttori”
Se tutte le strategie sopra descritte non dovessero dimostrare a sufficienza la vostra pessima opinione o, peggio, l’indifferenza nei confronti della professione (?) dell’interprete, avete ancora un’arma da sfoderare: chiamateli “traduttori”. Il non vedere, di nuovo, riconosciuta la differenza tra le due mansioni, li getterà definitivamente nel baratro.
A buon intenditor poche parole.
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