Criteri di Qualità
Prosegue il nostro viaggio all’interno del libro di Federica Scarpa “La Traduzione Specializzata”. Ferma restando l’idea per cui le normative nazionali e internazionali si occupano del processo traduttivo e non della traduzione in quanto tale e che, comunque, l’applicabilità di tali norme, che, ricordiamolo, sono su base volontaria, non consentono di valutare oggettivamente la qualità della traduzione come prodotto, è interessante analizzare la riflessione riportata dalla Dott.ssa Scarpa in merito ai criteri usati in ambito professionale per parlare di qualità di “prodotto”.
In ambito teorico una traduzione di qualità deve essere:
1) Accurata (deve trasmettere fedelmente il contenuto referenziale del testo di partenza)
2) Fruibile (deve ottemperare allo scopo per cui è stata commissionata)
Questi concetti devono però necessariamente fare i conti con la velocità e i costi di esecuzioni richiesti in ambito professionale. Di conseguenza, a questi, secondo la Scarpa, subentrano i seguenti criteri:
1) Adeguatezza (alle intenzioni del Cliente – enfasi sugli aspetti linguistico testuali)
2) Accettabilità (da parte dei destinatari finali – enfasi sui destinatari)
Appare, quindi, evidente la presa di coscienza del mondo accademico rispetto alle esigenze del mercato, sempre più teso verso l’abbattimento di costi e tempi che inevitabilmente cozzano con l’aspetto più “erudito” del mestiere traduttivo. Questa consapevolezza si esplicita sempre più nella ricerca di un giusto compromesso tra costi/benefici, efficienza comunicativa e soddisfazione delle esigenze di committente e cliente.
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