Definire il target di un progetto di localizzazione
Il mantra ampiamente utilizzato nella localizzazione e nella traduzione è che si dovrebbe sempre concepire ogni scelta dal punto di vista del lettore.
Così parole come target di riferimento, obiettivo di mercato o lingua di arrivo vengono utilizzati molto quando si parla di localizzazione.
Purtroppo, non esiste una maniera universale per definire chi è l’utente / lettore / acquirente, ma questi tre passi possono aiutare:
1. Pensate geograficamente
La maggior parte dei progetti di localizzazione hanno come origine l’idea di penetrare nuovi mercati. La localizzazione è parte integrante del pensiero globale.
Il famosissimo slogan del marchio Coca-Cola “think global, act local” esprime questa connessione molto bene.
Facciamo un esempio. La strategia globale può prevedere che l’azienda inizi a vendere il suo prodotto in Svizzera.
In questo modo il progetto di localizzazione definisce un mercato geografico di destinazione, la Svizzera in questo caso.
Si tratta di un buon inizio che, però, non è sufficiente per un progetto di localizzazione di successo.
2. Definite i target demografici
La maggior parte dei paesi hanno una popolazione molto eterogenea e la Svizzera non è un’eccezione. Nel nostro esempio, se il mercato di riferimento geografico è la Svizzera, si dovrebbe poi scegliere quale delle quattro lingue ufficiali sia più rilevante per gli obiettivi di business. Supponiamo che l’azienda scelga il tedesco (o il tedesco parlato in Svizzera, per la precisione) come lingua di destinazione.
E’ necessario quindi considerare diversi dati demografici quali età, sesso, istruzione, ecc. che hanno un impatto sulla lingua.
A seconda del prodotto, infatti, questi elementi possono determinare un effetto enorme sul successo del progetto di localizzazione.
E’ ragionevole pensare che un giovane con poca istruzione preferisca uno stile di comunicazione diverso rispetto a quello utilizzato da una donna più grande con un grado di istruzione più elevato.
Insieme, tutte queste caratteristiche aiutano l’azienda a finalizzare il processo di definizione del target di riferimento fin nei minimi dettagli.
3. Costruite una “Buyer Persona”
“Buyer Persona” è un termine comune nel marketing. Si tratta di una persona immaginaria che rappresenta il compratore medio o desiderato.
Nel campo della localizzazione e traduzione, una “Buyer Persona”è un utente-tipo che si presume possa utilizzare il prodotto.
L’idea è quella di essere il più specifici possibile perché in questo modo il traduttore o l’interprete è in grado di produrre un testo che si adatta bene alla situazione.
Nel nostro caso, ad esempio, un utente-tipo potrebbe essere una madre di bambini piccoli, che vive in una città in Svizzera, parla tedesco, ha un master, ha un lavoro a tempo pieno come manager ecc.
Anche se questi passaggi potrebbero richiedere un certo tempo, vale la pena lo sforzo.
L’adattamento di un nuovo prodotto o una marca è un processo complicato, e una buona localizzazione può aiutare molto, mentre un progetto sbagliato può sabotare tutto.
Per forunta si tratta di passaggi che devono essere realizzati solo una volta, in concomitanza con il lancio del prodotto sul mercato straniero di riferimento. Solo la definizione della Buyer Persona deve essere aggiornata in virtù di nuovi progetti di localizzazione.
Traduzione e adattamento da Multilizer Translation Blog
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