Di errori e orrori
In questi giorni una delegazione VG è a Brussels per incontrare la Comunità Europea, perseguendo la propria mission volta all’internazionalizzazione del mercato italiano.
Per la serie, uniamo l’utile al dilettevole, sempre declinato nell’ottica della nostra “battaglia” contro le traduzioni approssimative, riportiamo le segnalazioni della delegazione:
1) termini quali “riassuntivo”, “passaggeri”, “pagabile”, ci lasciano perplessi…
2) e che dire delle “doppie flecce”?
3) per non parlare dell’ “attentato culinario” al Bel Paese: “L’arrabiata”, “Matricianna”
Al di là delle risate ironiche, il problema è sempre il medesimo: traduzione errata uguale immagine aziendale compromessa.
Chi può permetterselo oggi, con la crisi e la concorrenza spietata?
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