Gli interpreti nella giustizia di transizione
Per “giustizia di transizione” si intendono quei processi giudiziari e amministrativi che hanno luogo nel corso di una transizione politica, in genere da un regime autoritario a uno democratico. Lo scopo principale è quello di punire i responsabili dei regimi precedenti e i loro sostenitori, di “render giustizia” alle vittime e di giungere, attraverso una serie di misure giuridiche e politiche, a una pacificazione interna che permetta la ricostruzione civile e morale della società.
Nell’ambito di questi processi,cruciale è il ruolo degli interpreti, portavoci di criminali di guerra e, allo stesso tempo, delle vittime dei crimini di guerra. Un ruolo complesso in cui la necessità di riportare fedelmente testimonianze drammatiche fa i conti anche con l’estrema professionalità richiesta e con l’esigenza di gestire emotivamente questo tipo di interventi. Neutralità e imparzialità sono fondamentali per dare voce a resoconti anche drammatici.
Ce ne parla Martyn Swain, Member of Calliope in South Africa, in un articolo che mette in luce le ripercussioni giudiziarie ed emotive di questi incarichi.
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