Sono moltissime le aziende certificate in questa norma che, peraltro, è l’unica certificabile della famiglia delle ISO 9000.

I principi su cui si basa sono i seguenti:

1)   Orientamento al cliente
2)   Leadership
3)   Coinvolgimento del personale
4)   Approccio per Processi (cui si applica il modello PDCA – Plan, Do, Check, Act)
5)   Approccio sistematico alla gestione
6)   Miglioramento continuo
7)   Decisione basate su dati di fatto
8)   Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori

Scopo dell’applicazione di questa norma è quello di assicurare al cliente il livello qualitativo promesso e il miglioramento continuo dei propri risultati. In altri termini la Qualità è sia obiettivo che modus operandi.

I presupposti della certificazione di qualità sarebbero dunque estremamente funzionali al soddisfacimento dei bisogni di clienti esterni ed interni sebbene ovvi per un’azienda che intenda lavorare seriamente.

Spesso, però, l’ottenimento della certificazione nonché il mantenimento della stessa si riduce ad azioni sterili (registrazioni, aggiornamenti documentazione) che appesantiscono il sistema ma che soprattutto non rappresentano il reale specchio della gestione aziendale per processi.

Negli ultimi anni si è assistito al ricorso a tappeto della certificazione e all’imporsi di un circolo vizioso per il quale è necessario essere certificati per approcciare certi clienti o per partecipare a gare d’appalto pubblico. Questo ha determinato anche la crescita esponenziale di tutta una serie di attori che ruotano attorno al “business” della qualità.

Ci si chiede quanto si possa ormai parlare della ISO 9001:2008 come di una norma volontaria.

Ma soprattutto: la certificazione è veramente garanzia di qualità? Forse se gli interessi economici fossero meno pressanti e se le procedure e gli adempimenti fossero più snelli.

Tag: ISO 9001:2008, Norme ISO, Opinioni su Qualità Aziendale, Qualità, Qualità Traduzioni