Parliamo del file “.ini”
I traduttori freelance e le agenzie di traduzione fanno spesso uso di TagEditor, l’applicazione di Trados utilizzata per elaborare tutti i tipi di file: file di progetto da InDesign, Quark, presentazioni di MS PowerPoint o semplici documenti di Word.
L’uso di questa applicazione, però, non è esente da errori che si registrano quando è necessario aprire un file creato in TagEditor. Tali errori si possono verificare per diversi motivi: è probabile che un file non si apra perché è stato realizzato in una versione di MS Office che non è compatibile con la versione di Trados utilizzata oppure perché il file è danneggiato.
Un errore tipico che si verifica quando si apre un file TagEditor ha a che fare con le impostazioni dei tag. Trados vi chiederà di installare un file con estensione .ini al fine di aprire il documento. Normalmente, ciò accade con i file da TagEditor creati in .html o in .xml. Per risolvere questo problema, quindi, è necessario caricare il file .ini, sia esso un file standard di Trados o un customized file fornito dal cliente, nel qual caso il file .ttx (estensione che fa riferimento a un file TagEditor) si aprirà senza problemi .
Ma che cosa è un file .ini? Il suo nome deriva da “file di inizializzazione di Windows.” Si tratta di file di configurazioni, in particolare utilizzati per i programmi in Windows OS, ma anche utilizzati da Trados per formulare, ad esempio, la struttura dei tag di un documento.
Questo file può essere fornito direttamente dal cliente (se, ad esempio, si intende mantenere uno schema predeterminato per i titoli, sottotitoli, cornici, ecc) oppure è possibile utilizzare il file di configurazione che Trados ha come predefinito .xml e .html.
In entrambi i casi, il ricorso ad un file .ini è essenziale per aprire un file .xml o .html in TagEditor. Questi documenti, infatti, fanno uso di un lotto di etichette, pertanto se non viene utilizzato un file .ini possono insorgere problemi con la struttura e la pulizia del file nella fase di post traduzione.
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