Ricerca sul mercato dell’interpretariato
Common Sense Advisory, società indipendente di ricerca con sede negli U.S.A., in collaborazione con InterpretAmerica, forum americano nazionale sulla professione dell’interprete, gestito da Katharine Allen e Barry Slaughter Olsen, ha condotto il primo studio sull’interpretariato nel mercato nord americano.
Nelle 88 pagine del rapporto, disponibile gratuitamente sul sito di InterpretAmerica, viene delineato uno scenario, i cui tratti salienti sono stati così riassunti da Nataly Kelly, Chief Research Officer di Common Sense Advisory (CSA), sul blog CSA:
• Molti interpreti si specializzano in diverse aree. La maggior parte dei professionisti riferisce di lavorare in contesti diversi e in aree geografiche diverse, anche se le associazioni sono divise sulla base del settore industriale così come in paesi, regioni e stati o province.
• In generale, gli interpreti sono traduttori. Otto su dieci si occupano anche di traduzione scritta. Non è vero, però, il contrario.
• Gli interpreti “stanno invecchiando”. I dati rivelano un chiaro “ingrigimento della professione” dal momento che la maggior parte degli interpreti sono ormai avanti negli anni, mentre si registra un numero esiguo di nuove reclute.
È possibile scaricare l’intero studio, intitolato “The Interpreting Marketplace: A Study of Interpreting in North America” di Nataly Kelly, Robert G. Stewart, e Vijayalaxmi Hegde qui.
Fonte: Translation Times
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